(5 giugno 2011)
Oramai è fatta. La preparazione atletica in questi mesi si è conclusa. La valigia è pronta (il necessario per una notte, un paio di scarpette, la divisa lavata, stirata e in ordine e armati fino ai denti, spade bastoni, spazzolino e dentifricio). Partenza… Via! …e così dopo un sabato passato in auto attraversando l’Italia, ci si ritrova all’ora di cena in compagnia di amici salernitani, che oltre a ristorare le pance, ristorano gli animi e la mente alleggerendo quella sottile tensione che inevitabilmente si ha prima di un avvenimento così importante, ed è già domani…

Domenica 5 Giugno al palazzetto dello sport “Palatulimieri” di Salerno hanno luogo i Campionati Italiani assoluti individuali di Wushu, organizzati dalla FIWUK (Federazione Italiana Wushu Kung-Fu). La scuola “ A.S.D. Centro Wushu China Town Treviso” diretta dal Maestro Claudio Cason si è presentata con una squadra di ben quattro allievi che nonostante la notevole distanza hanno cercato di tenere alto il buon nome e il prestigio della scuola. La squadra trevigiana, accompagnata dall’istuttore Enrico Marcon cintura nera di wushu, è formata da Stefano Baldasso e Alice Schaivon per le discipline interne e da Dennis Gobbo e lo stesso Enrico Marcon per le discipline esterne. Le gare hanno inizio alle 8:30 con l’immancabile saluto delle società agli arbitri e al pubblico, che numeroso ha accompagnato i rispettivi atleti; poi è il momento degli inni: sicuramente il momento più formale e suggestivo della giornata, con le musiche dell’inno cinese e italiano . Subito dopo gli atleti provenienti da tutta Italia affollano il palazzetto provando le forme, le pedane, i salti, scaldandosi in attesa del proprio turno, aspettando lungamente che l’organizzazione fornisse la scaletta delle gare. L'area di gara è suddivisa in due zone: una riservata alle forme codificate superiori e libere, l’altra le forme base e intermedie, tutte suddivise nelle categorie juniores, seniores e over. Il primo atleta della squadra dell’A.S.D. C. Wushu China Town “a scendere sul tappeto è Dennis Gobbo con la forma chang quan base 32 a mani nude nella categoria seniores: nonostante la competizione sia di alto livello e il numero di atleti partecipanti elevato, l’atleta trevigiano con la sua determinazione riesce a guadagnare il primo gradino del podio. La gara prosegue e arriva il turno degli stili interni e per una questione di tempo gli atleti gareggiano contemporaneamente in due alla volta se non addirittura tre. Nella forma base a mani nude di Taiji stile yang gli atleti Stefano Baldasso e Alice Schiavon non hanno rivali ed ognuno ottiene il primo posto nelle categorie seniores maschile per il primo e seniores femminile per la seconda. Subito dopo è il turno di Enrico Marcon con la forma intermedia 46 movimenti a mani nude nella categoria seniores: la sua eleganza e precisione non lascia ombra di dubbio ai giudici i quali gli assegnano il punteggio più alto. Al giungere della pausa pranzo il medagliere della squadra di Treviso già vanta ben quattro medaglie d’oro. Inaspettatamente le gare riprendono con le forme di spada di Taiji ed è di nuovo il turno di Stefano Baldasso e Alice Schaivon. Nonostante in questa specialità i gareggianti siano in numero superiore rispetto alle competizioni del mattino, entrambi gli atleti grazie all'armonia dei movimenti e ad un controllo del corpo nell’esecuzione tecnica guadagnano la seconda medaglia d’oro personale, concludendo così la propria gara nel migliore dei modi. Per vedere di nuovo i ragazzi degli stili esterni, invece, si deve aspettare fino a fine giornata: le gare di bastone infatti sono le ultime ad essere disputate. Nonostante l’attesa e la tensione accumulata, Dennis Gobbo si fa di nuovo valere lasciando tutti gli altri partecipanti dietro di se, aggiudicandosi anche lui la seconda medaglia d’oro personale. A questo punto manca ancora da affrontare solo una gara per gli atleti trevigiani, e il compito spetta ad Enrico Marcon. Nella forma intermedia di bastone gli arbitri sono nuovamente colpiti dalla tecnica del nostro atleta e, all’unanimità, gli assegnano la medaglia d’oro. Ma non è finita qui: appena terminata quest’ultima performance uno degli arbitri, approfittando di una breve pausa, si avvicina al nostro atleta per complimentarsi di persona. A sera il medagliere della scuola è salito a otto medaglie d’oro, il che significa, che per ogni specialità portata ai Campionati Italiani Assoluti Individuali di Wushu, la squadra di Treviso ha guadagnato il primo posto. La soddisfazione è tanta e i successi della scuola seguita dal Maestro Claudio Cason sono da attribuire certamente sia agli insegnamenti dello stesso maestro quanto alla tecnica e alla determinazione dei singoli atleti, ma anche alla grande complicità e affiatamento che gli atleti hanno dimostrato, dandosi sostegno e aiuto nel corso di tutta la gara. Ancora una volta questa disciplina che con tanta passione pratichiamo si è fatta ponte per unire sud e nord, oriente e occidente, le fatiche dei nostri allenamenti e la manifestazione dei risultati, un ponte tra atleti che condividono gli stessi allenamenti, che si scambiano opinioni, suggerimenti fuori dall’area di gara e che poi si sfidano sulle pedane cercando ogni volta di dare il meglio del loro meglio. Anche il pubblico di queste manifestazioni merita qualche riga di questi tempi. Il comportamento leale e educato nei confronti di tutti gli atleti, degli arbitri, delle strutture del palazzetto, non dovrebbe essere una prerogativa di alcune discipline, ma la base dei rapporti in una società civile.

di Alice Schiavon, Stefano Baldasso, Enrico Marcon.